Isole della laguna di Venezia

Un itinerario suggestivo da vivere in una giornata, un tuffo nell'atmosfera senza tempo.
Sono le isole della laguna di Venezia, custodi di storia, bellezze artistiche e antiche tradizioni. Ci si muove via acqua ed esclusivamente in vaporetto (mezzo pubblico) o noleggiando un'imbarcazione.

Il nostro itinerario tocca per prima l'isola di Murano, conosciuta anche come l'isola "dei fuochi". Alla fine del Duecento l'arte del vetro era così diffusa a Venezia da far temere incendi di vaste dimensioni e così il Maggior Consiglio decise l'allontanamento delle vetrerie, che vennero trasferite a Murano, dove, tra l'altro, i segreti della lavorazione sarebbero stati meglio custoditi. Oggi, con un po' di fortuna è possibile assistere alle affascinanti fasi di creazione delle raffinate opere che nascono dalle mani dei maestri vetrai. Le memorie più importanti di quest'arte, che ha reso l'isola famosa in tutto il mondo, sono conservate al Museo del Vetro. Prima di lasciare Murano, non perdetevi una visita all'antica Basilica dei Santi Maria e Donato, splendido esempio di arte veneto-bizantina.

Tappa successiva l'isola di Burano. I colori sgargianti delle case catturano subito lo sguardo dei turisti. Isola da sempre legata all'attività di pesca, Burano deve il suo aspetto multicolore proprio ai pescatori che dipingevano i muri delle loro abitazioni con toni sgarngianti proprio per poterle riconoscere al ritorno dai lunghi periodi in mare. Quest'isola è indissolubilmente legata all'antica arte del merletto che sopravvive nelle lavorazioni di qualche anziana signora. Merita una visita anche la Chiesa di San Martino che custodisce una Crocifissione, opera del Tiepolo. Un ponte di legno collega Burano a Mazzorbo, piccola isola dove sorgevano ricche ville nobiliari e conventi e dove oggi si estendono vigneti e campi coltivati a frutteti

Torcello - vista dalla laguna

Il vaporetto si spinge fino all'isola caratterizzata da monumenti che riportano alle origini della Repubblica di Venezia: Torcello. Silenziosa e selvaggia, quasi disabitata, presenta uno dei complessi religiosi più antichi della laguna costituito dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, affiancata dal Battistero, dal campanile e dalla Chiesa di Santa Fosca. Curioso è il Ponte del Diavolo, raro esempio di struttura senza protezioni che anticamente univa la parte di Torcello abitata a quella adibita ad orti.

Sulla via del ritorno sono d'obbligo le tappe alle isole a vocazione agricola, ovvero gli "orti della Serenissima".
L'isola delle Vignole, o "delle sette vigne", dalla rigogliosa vegetazione contraddistinta da orti e vigneti che continuano a rifornire i mercati della città e l'isola di Sant'Erasmo disseminata da coltivazioni di ortaggi, frutteti e vigneti. Qui è possibile ammirare l'antica Torre Massimiliana, massiccia fortificazione militare asburgica, che domina la spiaggetta del 'bacan', dove per i veneziani è tradizione fare bagni e scampagnate.

Si conclude così un viaggio emozionante alla scoperta dei più autentici territori veneziani, tra quelli meno battuti dal turismo di massa.

Modalità di percorrenza: in vaporetto e a piedi nelle isole

Da non perdere: la lavorazione artigianale di oggetti in vetro a Murano e la creazione dei celebri merletti di Burano

Informazioni e consigli utili: consigliata giacca antivento e scarpe comode

Link utili
www.turismovenezia.it

 

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