Treviso e la Grande Guerra

L´itinerario della "Grande Guerra" nel territorio trevigiano spazia dal Monte Grappa al Montello fino a Vittorio Veneto, lungo quello che dal 1917 al 1918 fu uno dei fronti più cruenti del primo conflitto mondiale.

Uno degli scenari più noti della Prima Guerra Mondiale è il Monte Grappa, che deve alle vicende belliche l'appellativo di "Monte Sacro della Patria". Il monumentale Sacrario Militare di Cima Grappa si erge a ricordo delle tragiche conseguenze della guerra, ospitando le spoglie di decine di migliaia di soldati. Dalla cima del Grappa si diparte una serie di trincee visitabili a piedi. Nel Comune di Crespano del Grappa si trovano il Museo della Grande Guerra, il Rifugio Milano, con interessanti ricordi fotografici della guerra, la Caserma Milano, oggi museo, e la Galleria Vittorio Emanuele III, vero fortilizio sotterraneo. Interessanti e suggestivi percorsi storici si snodano poi sulla Val delle Mure e, nelle vicinanze, il "Sentiero delle Meatte", scavato nella roccia. Musei a cielo aperto sono anche il Monte Tomba e il Monte Palon.

Treviso e la Grande Guerra

Nel giugno 1918 una terribile offensiva austriaca si abbatté sulla zona del Montello ed in particolare di Nerversa della Battaglia, che ne uscì distrutta. Simbolo di questa devastazione sono i ruderi dell'Abbazia di Sant'Eustachio, che emergono dalla vegetazione evocando la tragedia. A Nervesa un Sacrario Militare conserva le spoglie dei militari caduti in questi terribili scontri. Un sacello a parte commemora invece il Maggiore di Cavalleria Francesco Baracca, campione dei piloti da caccia italiani, che qui perse la vita. Un'atmosfera solenne domina infine il cimitero britannico di Giavera del Montello con le bianche lapidi che punteggiano ordinatamente il prato verde.

Località fondamentale per le vicende della Prima Guerra Mondiale è poi Vittorio Veneto, teatro della battaglia che pose fine al conflitto bell'ottobre 1919. La Loggia del Cenedese ospita il Museo della Battaglia, che raccoglie una grande quantità di materiale bellico.

Interessante da percorrere è infine la "Strada dei cento giorni" a Cison di Valmarino, strada di collegamento tra la pedemontana trevigiana e la val Belluna costruita dal Genio Zappatori austriaco. L'opera stupisce per l'arditezza ingegneristica, con le gallerie quasi sovrapposte arroccate nelle ripide pareti a picco.

Link:
www.visittreviso.it
www.marcatreviso.it
www.museocenedese.it

 

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