Nelle Prealpi Trevigiane, tra i comuni di Fregona e Segusino, si snoda la Via dell’Acqua, un percorso che collega le sorgenti e i più suggestivi luoghi d'acqua che un tempo sono stati fonti di grande importanza per la storia, la cultura e l'economia del territorio. L'itinerario è un invito a percorrere circa 60 chilometri ben segnalati con tabelle e segnavia bianco-azzurri.
Potete partire dalle Grotte naturali del Caglieron a Fregona, a cui si accede camminando nel sentiero "Pont de fer", che inizia dalla Chiesa di Fregona e scende al torrente Carron. La tappa successiva porta in località Savassa Bassa di Vittorio Veneto, e precisamente alle sorgenti del Meschio che raccolgono le acque del Monte Visentin.



Procedendo verso ovest si giunge ai laghi di Revine, uniti da un canale artificiale. Il tratto successivo attraversa Cison di Valmarino, e si snoda nel bosco che affianca il complesso degli ex-mulini e altre opere di archeologia industriale, lungo il torrente Ruio.
La Via dell'Acqua prosegue a Follina, dove è d’obbligo una visita alla celebre Abbazia per poi inoltrarsi verso la sorgente di Santa Scolastica. Quindi si va verso Miane fino a Valdobbiadene per scoprire la sorgente Cordana, che consentiva ai Conti Collalto di produrre la seta. L'ultima tappa è a Segusino, con il piccolo borgo di Stramare dove nasce il torrente Riù.

Modi di percorrenza: trekking a piedi, ma anche in bicicletta e a cavallo. E' consigliabile un abbigliamento sportivo e comodo, con scarpe da trekking o ginnastica.

Da non perdere: vale la pena di fare una sosta nel borgo di Cison di Valmarino, conosciuto per la presenza di una serie di mulini alimentati da un sistema idraulico che deviava le acque dal torrente Rujo. Da qualche anno il paese è al centro di manifestazioni dedicate alla riscoperta dell’Artigianato e di recupero della Via dei Mulini, percorso molto suggestivo legato alla costante presenza dell'acqua.

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