Ha preso corpo da alcuni decenni nell’area del Delta che fa Capo a Porto Viro, ma anche in altre zone paludose dove il Po incontra il mare Adriatico, la leggenda che racconta l’esistenza millenaria di uomini-rettile simili a coccodrilli dalla forma umana, che vivrebbero nelle acque limacciose del fiume e che avrebbero mani e piedi palmati e con grandi unghie, muso allungato e pelle squamosa. L’uomo-coccodrillo del Po, del quale esistono delle raffigurazioni tracciate sulla base di alcune testimonianze, sarebbe un essere sfuggevole, che aggredisce solo se costretto, ma il cui aspetto è terrificante.

Secondo un’ipotesi, sarebbe a questa temibile creatura che il celebre scrittore statunitense dell’orrore H.P.Lovecraft si sarebbe ispirato per dare vita ad alcuni dei suoi mostri più spaventosi all’interno dei suoi racconti. Lovecraft avrebbe compiuto un misterioso soggiorno a Loreo, nel 1926: vi era giunto dopo aver ritrovato fortunosamente un diario, in una bancarella, che raccontava di uomini anfibi e di un antico culto segreto che da millenni prenderebbe vita tra i canneti e le velme del Delta.

E se per molti è certa la presenza di queste creature tra le acque del Delta, ancora tutta da stabilire è invece la loro provenienza: per alcuni si tratterebbe di esseri ancestrali, che abitano la terra da tempi antichissimi, quando anche i draghi e gli unicorni popolavano i cieli e i boschi. Per altri invece, sebbene antica, la presenza degli uomini-coccodrillo si deve a una colonizzazione da altri mondi.

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