Monte Pasubio e la Strada degli Eroi

Area di riferimento: Altopiano di Asiago, Pasubio e area di Vicenza Partenza: Valli del Pasubio (VI), Galleria D'Havet Arrivo: Valli del Pasubio (VI), Galleria D'Havet Tipologia: A piedi Difficoltà: Semplice / Principianti Fondo stradale: Sentiero Dislivello: 450 m Quota massima: 2.200 m.s.l.m.
http://www.ecomuseograndeguerra.it

L’itinerario a piedi parte dalla Galleria Gen. D’Havet (1.800 m circa), raggiungibile in auto da Pian delle Fugazze (1.162 m) attraverso la rotabile costruita in guerra dagli italiani, contraddistinta da una lapide commemorativa della brigata “Liguria” del 1958 (7 km). Lasciata l’auto sul piazzaletto, si attraversa la galleria sbucando altissimi sulla Val Canale, dove inizia la Strada degli Eroi, costruita dal Genio Militare negli anni 1937/38 sulla traccia di una splendida mulattiera di guerra.
La si segue per circa 700 metri per poi deviare a sinistra su un altro sentiero. Qui tra vari tornanti, viste splendide, gallerie e testimonianze dell’ingegneria di guerra, si giunge alla sommità di Cogolo Alto e quindi a Cima Palon. Da qui si imbocca la Galleria Gen. Papa, che con un sistema sotterraneo giungeva al Dente Italiano. Si discende quindi, attraverso il cratere della grande mina del 13 marzo 1918, fino alla Selletta dei Denti e si sale al Dente Austriaco, visitando i trinceramenti in cemento armato e la Galleria Ellison. Tornati alla Selletta, si scende per una larga mulattiera alla Chiesetta di Santa Maria del Pasubio,  voluta da Don Galloni, cappellano degli Alpini e alla Selletta Comando, dove vale la pena di visitare le omonime postazioni. Ritornati alla chiesetta, si segue la rotabile fino al Rifugio A. Papa a Porte del Pasubio, passando accanto all’Arco Romano, eretto dalla città di Schio nel 1935, e all'adiacente ex cimitero della Brigata Liguria, recentemente recuperato. Da questo punto è possibile riprendere la Strada degli Eroi, che in circa 45 minuti riporta alla Galleria D’Havet. Bellissima e ardita, la strada ricorda, con lapidi posizionate ai suoi lati, le dodici medaglie d’oro al V.M del Pasubio.

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