Attraverso le linee. Dal Tirolo all'Italia attraverso il passo di Valparola

Area di riferimento: Dolomiti e area di Belluno Partenza: Cortina d'Ampezzo (BL) Arrivo: Cortina d'Ampezzo (BL) Tipologia: In auto / moto Difficoltà: Semplice / Principianti Fondo stradale: Asfalto Dislivello: 900 m Quota massima: 2.100 m.s.l.m. Tempo di percorrenza: 30 min in auto, circa 17 km

Il Passo di Valparola è un vero “concentrato” di Grande Guerra. In quest’area si trova il Forte Tre Sassi, opera difensiva dell'esercito austroungarico, del quale era il vero e proprio caposaldo, devastato dalle artiglierie italiane nei primi mesi di guerra. Ora restaurato, il Forte è divenuto sede di uno dei più ricchi musei della Grande Guerra presenti nelle Dolomiti. Il forte sorvegliava poche decine di metri più in basso il Villaggio Militare Edelweiss, ora perfettamente ricostruito, ed era collegato a sinistra, verso il Lagazuoi, allo sbarramento fisso Vonbankstellung e a sud alla roccaforte naturale del Sasso di Stria, percorsa fino in cima da sentieri di guerra e traforata per 500 metri dalla galleria Goiginger. L'unione di questi siti, tutti attualmente visitabili, creò di fatto una linea difensiva impenetrabile dalle truppe italiane durante la guerra. L'attacco italiano al Sasso di Stria fu una delle prime azioni condotte in Cadore e nella conca ampezzana. Salendo a piedi o in funivia dal Passo Falzarego si raggiunge la cima del Piccolo Lagazuoi, altra montagna fortemente contesa dai due eserciti a suon di mine e contromine. Il ripristino delle gallerie e dei percorsi di guerra permette oggi di comprendere gli aspetti di una vita annidata tra le viscere e le pareti di una montagna. Dalla cima si scorgono in basso le 5 Torri dove aveva sede il comando della Brigata Reggio e dove funzionavano diversi pezzi d'artiglieria, altro luogo ripristinato ad uso turistico-culturale, mentre e a sinistra, appoggiato al fianco della poderosa mole della Tofana di Rozes, il Castelletto, altro sito strategico conquistato dagli italiani dopo averlo fatto saltare con una mina. Una volta scesi verso Cortina d'Ampezzo, una delle prime località conquistate dall'esercito italiano dopo il 24 maggio, è doveroso fermarsi a fare una visita ai quasi 10.000 caduti nel Sacrario di Pocol. Guardando in su, verso le Tofane e il Cristallo, sembrano ancora udirsi le voci delle migliaia giovani vite mandate alla conquista di posizioni impossibili da mantenere.
Vedi anche gli itinerari “Museo all’aperto delle 5 Torri”, “Sasso di Stria”, “Forte Tre Sassi - Cima Sief - Col di Lana”.

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