La Battaglia del Solstizio

Area di riferimento: Grappa, Tomba, Montello, area di Treviso e Piave Partenza: Crocetta del Montello (TV), Osservatorio del re Arrivo: Nervesa della Battaglia (TV), Barca da ponte Tipologia: In bicicletta, In auto / moto Difficoltà: Semplice / Principianti Fondo stradale: Asfalto Dislivello: 300 m Quota massima: 360 m.s.l.m. Tempo di percorrenza: 40 min in auto, 20 km

Tra il 1917 e il 1918 l’impero d’Austria-Ungheria cercò in diversi modi di portare a rapida conclusione il conflitto sul fronte italiano. Numerose azioni diplomatiche presso le nazioni avversarie e presso il Vaticano non ebbero esito positivo e l’Oberkommando si decise a tentare una possente azione risolutiva, dando fondo a tutte le risorse tecniche e logistiche rimaste a disposizione delle armate. Fu preparata una grande offensiva che, secondo gli storici, ebbe il limite di mirare a sfondare le linee italiane in più punti molto lontani tra loro, diminuendo la possibilità di concentrare le forze laddove vi erano segni di successo dell’azione. Tra il 15 e il 23 giugno 1918 le truppe imperiali assaltarono lo schieramento italiano tra Asiago e il mare e riuscirono a penetrare in profondità proprio sul Montello, mettendo in serio pericolo la stabilità del fronte italiano. La risposta del Regio Esercito fu inizialmente confusa, ma in poche ore il Comando Supremo trovò il giusto assetto difensivo e riuscì a fermare e quindi a respingere oltre il Piave i soldati austro-magiari. Fu l’ultima offensiva della storia dell’Impero Asburgico: i mesi successivi prepararono una sconfitta annunciata e la fine di un’epoca.
Luoghi e monumenti di interesse di questo itinerario sono: l’Osservatorio del re a Crocetta del Montello, il Cimitero Britannico di Giavera e nel territorio comunale di Nervesa della Battaglia, l’Abbazia di Sant’Eustachio, il Sacello di Francesco Baracca, il Sacrario Militare Italiano, il Monumento ai Ragazzi del ’99, il Monumento agli Artiglieri. Cimelio particolare, visibile sempre a Nervesa, una barca da ponte salvata dal fiume, che porta i segni di schegge e proiettili. Questo particolare tipo di imbarcazione era composto da tre elementi galleggianti, da un'ancora e da corde molto robuste, per il collegamento con altre barche, in modo da svolgere la funzione di 'pilone' provvisorio per le passerelle che conducevano da una riva all'altra del fiume Piave nel corso delle offensive.
L'itinerario può collegarsi con quelli denominati "Il Fiume Sacro" e "La battaglia finale".

Fonte: Provincia di Treviso e ecomuseograndeguerra.it

« Indietro Strumenti di ricerca »