Cima Undici

Area di riferimento: Dolomiti e area di Belluno Indirizzo: Comelico Superiore (BL) Categoria: Opere militari

L'occupazione della Cima Undici avvenne tra gennaio e aprile del 1916, a opera degli Alpini della 75ª e poi 68ª Compagnia del Battaglione Cadore, oltre a dieci uomini del Fenestrelle, sotto il comando del capitano Sala. L'avanzata fu guidata dalla medaglia d'oro Lunelli-Da Basso fino all'omonima forcella (la Cresta Zsigmondy fu occupata già nel 1915 dagli Alpini del tenente da Zolt) immediatamente a ovest della Punta Nord. Furono quindi costruite passerelle e collegamenti telefonici attraverso tutte le forcelle, a partire dalla Cresta Zsigmondy. Il 16 aprile 1916 gli Alpini lanciarono l'attacco verso il Passo della Sentinella, con un'azione combinata dalla Forcella Sala a nord della cima Nord (cap. Sala), dal Pianoro del Dito (immediatamente sotto la Croda Rossa, occupato il giorno precedente dall'aspirante Lunelli e dal tenente Leida) e dall'alto Vallon Popera (colonnello Gazagne). Gli Alpini scesero attraverso il canalone ghiacciato incombente sul passo (la "Calata dei Mascabroni"), esposti al tiro austriaco proveniente dalla Croda Rossa, e conquistarono il valico. Il 16 giugno 1916 gli Alpini rinnovarono l'assalto verso la Croda Rossa, ma furono respinti dai soldati imperiali. Poi le posizioni rimasero pressoché immutate fino al novembre 1917, dopo la disfatta di Caporetto. La linea italiana passava per il rifugio Comici-Zsigmondy, la Punta Nord di Cima Undici, la cresta nord fino alla Forcella del Dito (la più settentrionale), il Passo della Sentinella e saliva alla Croda Rossa. La linea austriaca teneva invece la cima e le alture principali della Croda Rossa, forcella Undici e la testata della Val Fiscalina.

(Da Wikipedia)

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