Isola di Sant'Andrea

Sulla piccola isola della Laguna si trova l'idroscalo, nel canale del forte di Sant'Andrea, straordinaria opera difensiva cinquecentesca, progettata da Michele Sanmicheli, situata presso la bocca di porto del Lido di Venezia. Agli inizi del Novecento ospitava una scuola marinara, costituita dalla Squadriglia San Marco, che utilizzava inizialmente 8 idrovolanti di tipo eterogeneo (un idro Ginocchio, tre Borel 100Hp, un Borel 80 Hp, due Curtiss Paulham 1912 e un Bréguet). Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale nell'idroscalo di Sant'Andrea rimase una squadriglia operativa, per provvedere sia alla difesa da eventuali incursioni nemiche sulla città, sia alla ricognizione e all'offesa sulle basi navali in alto Adriatico, a sostegno delle necessità della flotta. In seguito la dotazione di idrovolanti della marina venne notevolmente incrementata nel corso della guerra, passando dall'originaria decina di Albatros in servizio nel 1915 (sostituiti poi dai più efficienti FBA nel 1916) a ben tre squadriglie equipaggiate con gli ottimi Macchi L.3 che, nel corso del 1917, provvidero anche a svolgere parecchie missioni su obiettivi terrestri, quando le necessità operative del fronte lo imposero, specialmente nei momenti più difficili e in concomitanza con le grandi offensive austriache. Nell'ultimo anno di guerra gli idrovolanti di Sant'Andrea furono ulteriormente rinforzati, formando un Gruppo Idrocaccia su due squadriglie di Macchi M.5, appositamente concepiti per compiti di scorta agli altri idrovolanti e per la difesa dalle incursioni aeree nemiche.