Forte Lisser

Area di riferimento: Altopiano di Asiago, Pasubio e area di Vicenza Indirizzo: Enego (VI) Categoria: Opere militari
Enego - Forte Lisser

Il Forte Lisser, che domina l'abitato di Enego, fu costruito in appena un anno, tra il 1911 e il 1912. L'opera faceva parte dello Sbarramento Brenta-Cismon, e aveva il compito di difendere l'accesso alla Valsugana orientale in caso di attacco nemico. Tuttavia, data la distanza dal fronte, il Lisser, come il Forte Cima Lan e il Forte Leone, fu disarmato all'inizio del conflitto. Successivamente, a seguito della ritirata italiana, venne fatto saltare per non lasciarlo agli austriaci che avanzavano. Venne inoltre gravemente danneggiato durante l'offensiva di primavera, quando, l'8 giugno 1916, alle ore 12.20, vennero centrate le cupole da alcuni colpi da 305 mm. Nel novembre del 1917, dopo i fatti relativi allo sfondamento dell'Isonzo, il Lisser cadde in mano austroungarica. Il forte era parzialmente seminterrato e, dal lato esposto, era costituito da due piani. Alla sommità si trovavano le cupole coi cannoni, mentre in una postazione rialzata erano le mitragliatrici. All'interno si trovavano una polveriera, un osservatorio, la centrale elettrica con relativo generatore e i rifugi per i soldati. All'esterno era presente inoltre un fossato. Tra le fortezze italiane costruite sull'Altopiano dei Sette Comuni si trattava dell'opera corazzata più moderna; pur senza essere praticamente mai entrato in guerra il forte ha subito negli anni un pesante degrado, sia a causa della distruzione italiana, a seguito della ritirata, sia per il fatto che successivamente fu utilizzato dagli abitanti del posto come cava di pietra, e anche perché proprio sulla sommità della struttura fu costruito successivamente un impianto di risalita per lo sci alpino. Ben conservata e di sicuro valore architettonico, oltre che storico, è la polveriera ricavata nei sotterranei.

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