Numerosissimi sono i monumenti commemorativi che segnano in ogni angolo il territorio, siano essi magniloquenti o minimi: sacrari, ossari, lapidi, cippi, cimiteri di guerra, viali e parchi della rimembranza...
Lungo la linea del fronte sussiste un insieme di testimonianze davvero vasto, la cui evidenza è ora attenuata dagli effetti dello sviluppo urbanistico che il Veneto ha conosciuto negli ultimi decenni. Spiccano naturalmente i grandi sacrari, spesso edifici di notevole dignità architettonica, che ogni anno richiamano un numero rilevante di visitatori. Per lo più risalenti all'epoca fascista, questi manufatti abbinavano l'esigenza di dare una risposta alle istanze della pietà popolare con l'intenzione da parte del regime di porre sotto controllo la memoria della guerra, per trasmettere un messaggio di propaganda, e veicolare l'idea che la grandezza della nazione si ottenesse anche col sacrificio dei soldati. Le opere realizzate nei decenni seguenti tradiscono comunque intenti ideologici e stili retorici ben riconoscibili.
Per un'ampia disamina del tema, egregiamente condotta da Daniele Pisani nell'ambito di un progetto di ricerca IUAV sostenuto dalla Regione del Veneto: La memoria di pietra. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra in Veneto tra le due guerre.
Monumenti e luoghi della memoria della Grande Guerra sono oggi al centro dell'attenzione anche da parte dello Stato; si occupa di diffonderne la conoscenza la Struttura di Missione per gli Anniversari di Interesse Nazionale, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero per i Beni Culturali ne promuove e ne cura il censimento e la catalogazione.
Una rassegna significativa dei principali Sacrari del Veneto è disponibile nel portale che la città di Padova ha dedicato al Centenario della Grande Guerra.
In occasione del centenario la Regione del Veneto, ai sensi della L.R. 11/2014, art. 9 ha dato avvio a una serie di opere, anche in concorso con lo Stato, per la manutenzione straordinaria e la salvaguardia di alcuni Sacrari militari di primaria importanza, quello del Leiten ad Asiago, quello di Cima Grappa, quello del Montello a Nervesa della Battaglia, e del Tempio Ossario di Bassano del Grappa. Inoltre, nella Programmazione 2007-2013 dei Fondi FSC sono stati inseriti altri interventi in contesti monumentali dedicati alla memoria dei caduti, come il Sacrario del Monte Pasubio, il tempio votivo del Lido di Venezia, il Famedio di San Rocco a Lendinara, il sacello della Rotonda a Padova, il monumento ai caduti di Piazza Vittoria a Treviso, il cimitero maggiore di Este.
Nel 2017, grazie alle risorse stanziate ai sensi della L.R. 30/2016, art. 109, sono stati sostenuti interventi di carattere conservativo su quattordici monumenti o contesti dedicati alla memoria dei caduti della Grande Guerra, quali la Chiesa Sacrario della Beata Vergine Addolorata di Vidor, il cimitero monumentale di guerra intitolato ad Adriano Lobetti Bodoni in Santo Stefano di Cadore, la statua bronzea del Bersagliere a Musile di Piave, l'area cimiteriale di Quota Neutra ad Arsiero, la Scuola Monumento ai Caduti di Chiuppano, il Battistero Ragazzi del '99 a Fossalta di Piave, nonché cippi, lapidi e altre opere commeorative a San Pietro di Cadore, Santa Giustina di Belluno, Follina, Sernaglia della Battaglia, Mason Vicentino, Roverè Veronese e Velo Veronese.