Corti Benedettine del Padovano

La zona di produzione - che ha ottenuto la D.O.C. nel 2004 - si estende nell'area sud-orientale della provincia di Padova e nella parte meridionale della provincia di Venezia. Ma la denominazione non delimita tanto un'area geografica ben definita, quanto intende richiamare un periodo storico importante per lo sviluppo socio-economico di questa parte della pianura veneta.

Coltivazione della vite e produzione del vino, infatti, possono vantare in questo territorio una tradizione molto antica, le cui origini si perdono nella leggenda che vuole Antenore, il mitico eroe troiano fondatore di Padova, quale primo coltivatore di una magica pianta, gelosamente portata dalle antiche terre dell'Asia. Le prime testimonianze risalgono all'epoca romana. L'ampia diffusione della coltura nella zona, però, è legata proprio alle Corti Benedettine, che per quasi un millennio divengono il centro amministrativo, economico e sociale di estese proprietà, e ai loro monaci, che contribuiscono così allo sviluppo del territorio attraverso la bonifica dei suoli, l'arginatura dei fiumi, la costruzione di fabbricati rurali e la lavorazione dei terreni. Il vino prodotto nelle capaci cantine delle Corti diviene uno dei principali prodotti di scambio con le città di Padova e di Venezia, e quest'ultima ne farà ampio commercio in tutti i porti del Mediterraneo.

Questa secolare esperienza rivive oggi nei vigneti e nelle cantine di questa parte del Veneto dove, accanto a vitigni storici ed autoctoni, quali il Raboso, il Refosco, il Tocai e il Moscato giallo, si coltivano quelli cosiddetti internazionali, che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno: il Merlot, il Cabernet, il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay, il Sauvignon, il Pinot grigio e il Pinot bianco.

Si producono vini che possono essere consumati giovani e dei quali va apprezzata la freschezza accompagnata da intense note floreali; altri invece si prestano a periodi di medio o lungo invecchiamento, così da esaltare al naso e alla bocca una maggiore complessità aromatica ed una struttura elegante, assieme ad una elevata morbidezza.

uva bianca

I vini bianchi che fanno parte della D.O.C. sono: Corti Benedettine del Padovano Bianco, Corti Benedettine del Padovano Chardonnay (anche nelle versioni frizzante e spumante), Corti Benedettine del Padovano Pinot bianco, Corti Benedettine del Padovano Pinot grigio, Corti Benedettine del Padovano Sauvignon, Corti Benedettine del Padovano Tai, Corti Benedettine del Padovano Moscato spumante e Corti Benedettine del Padovano passito da Moscato giallo.
I vini rossi della D.O.C. sono: Corti Benedettine del Padovano Rosso, Corti Benedettine del Padovano rosato, Corti Benedettine del Padovano novello, Corti Benedettine del Padovano Cabernet, Corti Benedettine del Padovano Cabernet riserva, Corti Benedettine del Padovano Cabernet Sauvignon, Corti Benedettine del Padovano Merlot, Corti Benedettine del Padovano Raboso, Corti Benedettine del Padovano Raboso riserva, Corti Benedettine del Padovano Raboso passito, Corti Benedettine del Padovano Refosco dal peduncolo rosso e Corti Benedettine del Padovano Refosco dal peduncolo rosso riserva.

Al turista che visita queste zone viene offerta l'opportunità di visitare corti e monasteri medievali, alcuni dei quali oggi si sono trasformati in ville o residenze. A Piove di Sacco si può ammirare il Monastero dei Santi Vito e Modesto, esistente già nel 1100, mentre a Legnaro e a Correzzola vi sono due importanti Corti Benedettine. A Bagnoli, presso Villa Widmann, si può leggere negli attuali edifici l'antico impianto del Monastero, che venne costruito dopo che i monaci benedettini ricevettero in dono la città nel 954.

Link
Consorzio Tutela Vini DOC Corti Benedettine del Padovano 

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