Piave o Vini del Piave

Il territorio compreso tra le province di Venezia e Treviso, ricadenti nel bacino del fiume Piave, è particolarmente felice per la coltivazione della vite, in quanto il suolo risulta argilloso, ricco di sali minerali e molto fertile, e queste caratteristiche pedologiche permettono di ottenere vini rossi di pregio e di elevata qualità.

La zona, che si estende entro una vasta pianura delimitata a sud dal mare, a nord-ovest dalle colline di Conegliano e del Montello e a nord-est dal Friuli, è attraversata in lunghezza dal fiume Piave. Un anonimo recensore del territorio trevigiano alla fine del cinquecento così lo descriveva... «Questo fiume Piave porge poi grandi comodità et utile alla città di Vinegia,...il quale fiume si fa poi navigabile con barche che vano per quello inanzi et indietro dalla Ponte di Piave sino a Venetia cariche di grano, vino et altre mercantie di ogni sorte».
I "burci", pigre ma capienti barche adatte ai canali, ogni giorno portavano ai "fónteghi" (magazzini) della Serenissima ogni genere di bene, dai panni profumati di lisciva al pane fresco quotidiano, e l'andirivieni per i vari canali che portavano in laguna era a dir poco frenetico. Il retroterra di Venezia e l'Opitergino rappresentavano l'orto-dispensa della Serenissima dai tempi della sua nascita e questo tipo di rapporto funzionale ed economico si concretizzò in quel fenomeno delle "Ville Venete" che non furono solo uno sfogo per il divertimento della nobiltà veneziana ma, specie dopo la metà del cinquecento, anche un tentativo di migliorare l'agricoltura e far fruttare la terra. Non nasce a caso quindi l'esperienza di questa gente del Piave che da secoli coltiva la vite nei "vigneti dei Dogi" e oggi produce una decina di vini importanti.
Piave

I vini bianchi che fanno parte della D.O.C. sono: Piave Chardonnay, Piave Pinot bianco, Piave Pinot grigio, Piave Verduzzo e Piave Tai. I vini rossi della D.O.C. sono: Piave Cabernet, Piave Cabernet Sauvignon e Piave Merlot (tutti anche nella versione riserva), Piave Pinot nero e Piave Raboso.
Da notare che quest'ultimo, prodotto con vitigno autoctono, viene messo in commercio solamente dopo tre anni di invecchiamento, di cui uno passato in botte.

Il territorio, ricchissimo di storia e collegato dagli itinerari proposti dalla Strada del Vino che si diramano per oltre 150 chilometri, offre ai visitatori la possibilità di conoscere i diversi paesi che sono ora centri economici e culturali di una certa rilevanza, come Roncade, Oderzo - la romana Opitergium più volte ricostruita - e Motta di Livenza. Ma quello che più tocca il cuore del viaggiatore è l'atmosfera della sinistra Piave, nel comprensorio del Raboso, con le sue tradizioni antiche, gli scorci che lasciano intravvedere il fiume, le chiesette isolate che nascondono preziosi affreschi e la cittadella gioiello di Portobuffolè.

Link
Consorzio Tutela Vini del Piave DOC 
www.consorziovinivenezia.it 

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