Antico orzo delle Valli Bellunesi

La coltivazione dell’Antico orzo delle valli bellunesi vantava una tradizione secolare ma alla fine del Novecento, con l’avvento dei moderni ibridi di mais, ha perso via via importanza arrivando quasi alla definitiva scomparsa. E’ solo dal 1995 che un gruppo di agricoltori associali ha avviato un grande lavoro di recupero di questa coltura e oggi l’area di produzione si estende nell'area ladina dei Fodom e nel fondovalle bellunese e feltrino.

Con l’istituzione di un Presidio Slow Food è stato fissato anche uno specifico disciplinare per la salvaguardia e tutela dell’intero patrimonio produttivo, paesaggistico e culturale legato alla coltivazione di queste antiche sementi, scongiurandone estinzione ed erosione genetica e valutando la possibilità di competere in pieno campo con le varietà commerciali moderne.

Antico orzo delle Valli Bellunesi

L'Antico orzo delle valli bellunesi è una varietà adatta al clima rigido della montagna, rustica e particolarmente indicata per la coltivazione biologica.La resa è particolarmente bassa. I semi, decorticati a pietra nei vecchi "pestin" ancor esistenti, sono utilizzati per preparare la tradizionale minestra d'orzo ma anche come surrogato del caffè, o come farina per il pane e impasti e ancora per produrre il malto per la birra. Oggi si contano 15 piccole aziende produttrici riunite nella Cooperativa Agricola La Fiorita che gestisce le fasi di coltivazione, lavorazione e vendita in filera corta. L’Istituto Agrario di Feltre, in collaborazione con la Provincia di Belluno, cura invece le fasi di sperimentazione in campo per la salvaguardia e la caratterizzazione dell’antica varietà.

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