La principessa del monte Cristallo

Sul Monte Cristallo, in un tempo lontano, si ergeva una splendida reggia. In essa viveva una bellissima principessa dai grandi occhi azzurri, la cui mano era stata chiesta invano da molti figli di re, che non erano stati capaci di superare la prova che la ragazza imponeva loro. Essa sarebbe infatti andata in moglie a chi fosse riuscito a raccontare una storia che la riguardasse, che fosse verosimile, ma che lei non conoscesse. Nessuno era ancora riuscito nell’intento.

Un giorno la principessa sentì uno dei suoi cortigiani cantare una canzone che le piacque molto. Chiese chi l’avesse composta, e le fu risposto: da Bertoldo, il folle. Era un pastore che aveva visto una volta la principessa e si era pazzamente innamorato di lei, al punto da trascorrere le sue giornate scrivendo versi e canzoni. Si era anche presentato come pretendente, ma non era stato ammesso, per il suo rango modesto.

Cristallo al tramonto - di Nicola Ghedini

Ma la principessa ordinò di condurre Bertoldo al suo cospetto, per ascoltare la sua storia. Il pastore accorse e cominciò subito la sua narrazione: “Un tempo vivevamo tutti nell’isola felice, un luogo di gioia in cui si sta prima di arrivare sulla terra. In quel luogo voi, bella principessa, eravate una regina dai grandi occhi turchini, stimata per bontà e giustizia. Io invece ero un pastore e tutti i giorni passavo sotto alla vostra finestra cantando felice. Un giorno però venne un angelo ad annunciare che tutti noi dovevamo cominciare la nostra vita terrestre. Nell’informarsi su come ciascuno avesse svolto i doveri che gli erano stati assegnati, l’angelo si rese conto che gli unici che non vi avevano mai mancato erano stati voi, mia principessa, e il sottoscritto. Ci fu concesso così di esprimere un desiderio che sarebbe stato esaudito sulla terra. Io non esitai: chiesi che voi poteste conservare i vostri meravigliosi occhi azzurri anche sulla terra”. “E quale fu il mio desiderio?”, chiese incuriosita la principessa. “Voi – rispose Bertoldo – chiedeste che il mio più grande desiderio fosse esaudito sulla terra. Vedete principessa – concluse il pastore – la mia richiesta è stata esaudita, ma non sono sicuro che l’angelo abbia ascoltato la Vostra preghiera e voglia soddisfare il mio più grande desiderio.” La principessa sorrise e tese la propria mano a Bertoldo, andandogli felicemente in sposa. Il nome del pastore è rimasto da allora strettamente legato al Monte Cristallo, infatti gli ampezzani chiamano “Croda (rupe) de Bertoldo”. 

 

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