Este

Per comprendere lo sviluppo dell'apparato difensivo di Este, uno dei centri murati più significativi del Veneto, è necessario risalire al '200. La città viveva una lenta fase di ripresa dopo l'abbandono altomedievale, che aveva sancito la fine della prosperità d'epoca romana.

I continui stravolgimenti politici e militari di quegli anni, dovuti allo scontro tra la famiglia degli Este, che avrebbe di lì a poco trasferito la sua residenza a Ferrara, e il clan dei Da Romano, signori di molti altre terre dell'area, fecero sì che il borgo si dotasse di una possente muraglia a difesa dell'uno o dell'altro contendente.

Este

Una cinta muraria, quella estense, che viveva di continui distruzioni e rifacimenti. Questi ultimi aumentarono nel corso del XIV secolo: Cangrande della Scala, i Da Carrara di Padova e, infine, la Serenissima Repubblica - a cui Este si donò ad inizio '400 - contribuirono a modificare la struttura della cinta, fino a renderla difficilmente espugnabile.

Grazie anche al suo apparato difensivo, ancor oggi perfettamente conservato - si tratta di una muraglia larga più di un metro e mezzo, lunga oltre 1 chilometro, intervallata da ben 14 torri e culminante nel maestoso castello carrarese trecentesco- Este divenne un centro di mercato florido e protetto fino alla terribile peste del 1630. Nonostante il duro colpo subito, la città continuò ad attrarre visitatori da tutta Europa, diventando, grazie alla sua storia secolare , una tappa obbligata nei tour di artisti e letterati che percorrevano il Continente tra '700 e '800.

Link utili
www.padovamedievale.it
www.prolocoeste.it

 

 


 

 

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