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Corti rurali del Polesine
Parte integrante del paesaggio rurale polesano, le corti rappresentano una chiave di lettura per un territorio caratterizzato da una millenaria tradizione contadina, che porta i segni delle numerose opere di bonifica che favorirono l'attività agricola in questa terra in provincia di Rovigo. La forma di architettura rurale a "corte" si è affermata nella pianura padana fra i secoli XVI e XX ed era una dimora complessa, attorno alla quale ruotava la vita e l'economia agricola del Polesine. Oltre all'abitazione del padrone e del conduttore, la corte comprendeva la stalla, il fienile, la barchessa, i magazzini, l'aia, la cantina, la porcilaia, il pollaio, la lavanderia, il forno, il pozzo. Nel Polesine si possono distinguere due tipi di corte che si differenziano per le dimensioni: la corte grande, a forma quadrangolare con gli edifici disposti attorno all'aia e nei pressi le case dei salariati, le abitazioni degli operai agricoli e molto spesso l'oratorio. Poi c'era la corte medio-piccola, anch'essa un quadrilatero attorno all'aia, completato però da un orto o da una siepe.
Tra le corti rurali più antiche e pregevoli del territorio polesano vi sono:
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