Legnago

Quando nel X secolo il corso del fiume Adige viene fatto deviare fino a lambire i suoi confini, Legnago è già un centro agricolo e commerciale piuttosto importante. E' proprio in questo periodo che il borgo inizia ad assumere una valenza strategica: viene dotato di una roccaforte militare - di cui rimangono i resti dell'antica Porta Mantova - ed assume progressivamente il ruolo di avamposto meridionale del territorio veronese durante le successive dominazioni del Vescovo di Verona, del Comune e delle famiglie degli Ezzelini, degli Scaligeri, dei Visconti e dei Carraresi.

Con la dedizione di Legnago a Venezia, nel 1405, il villaggio fortificato vive un momento di forte espansione. Michele Sanmicheli, celebre architetto rinascimentale, viene incaricato di restaurare la cinta muraria, che viene riedificata a pianta stellare, tanto per ragioni di tipo estetico - siamo nell'epoca dell'esaltazione della simmetria e dell'equilibrio, tanto per ragioni di tipo funzionale, dato che forme di questo tipo si prestano meglio a resistere agli attacchi di artiglieria.

Le possenti mura fanno di Legnago un fondamentale centro militare e, nonostante il parziale smantellamento dell'apparato difensivo durante il periodo napoleonico, con il Regno Lombardo Veneto gli austriaci inseriscono la città nel quadrilatero difensivo territoriale che comprende anche Verona, Peschiera e Mantova.

Oggi delle fortificazioni del centro rimangono alcune significative tracce dislocate nel cuore della città, a testimonianza di un passato militare che ha accompagnato Legnago per secoli.

Link utili
http://www.comune.legnago.vr.it

 

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