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Olio extra vergine di oliva Garda D.O.P.
Nel territorio gardesano, dove le colline discendono dolcemente verso il lago e sanno trasformarsi in montagna vera nel giro di pochi chilometri, predomina il binomio agrario olivo-vite, che si avvicenda ai prati. È evidente il ruolo che l'olivo svolge, sempreverde, quale naturale ornamento della cornice lacustre. Tale paesaggio non è nuovo, se si considera che certamente in epoca romana si era già sviluppata una fiorente ed apprezzata olivicoltura da olio nella zona del Benaco. Nelle epoche storiche successive la pianta fu sempre tenuta in grande considerazione e si provvide alla formazione di idonei terrazzamenti e ciglionamenti per una coltivazione più conveniente e redditizia. La coltura dell'olivo per la produzione di olio in queste zone ha rappresentato una costante di grande importanza per l'alimentazione delle popolazioni residenti e per l'economia: già da tempo l'olio era merce di esportazione verso i Paesi del centro Europa e fungeva sovente da moneta nei contratti creditizi. Oggi le piccole aziende che si dedicano a questa produzione punteggiano il territorio del lago, rendendolo unico per bellezza ed armonia. La coltura dell'olivo sul lago di Garda può sembrare un paradosso agricolo, poiché gli olivi crescono in una zona molto più a nord rispetto ai valori climatici dell'area definita come vocata all'agricoltura mediterranea. Le piante si sviluppano infatti ad una altitudine che si allontana dai parametri pedoclimatici che delimitano geograficamente la coltura "ideale", di solito estesa fra il 30° ed il 45° parallelo nord. L'olio prodotto, forse anche per questo, ha una personalità ben definita che lo rende particolarmente gradito al consumatore. |