Marrone di Monfenera IGP

Il castagno trova un habitat ideale nella Pedemontana del Grappa e del Montello (in provincia di Treviso) grazie alle caratteristiche pedo-climatiche della zona. La sua coltivazione è sempre stata un'attività di rilevante importanza sotto l'aspetto energetico, alimentare e per la costruzione di manufatti utili all'attività agricola (pali, botti, travature, ecc.).

Si comincia a parlare dei marroni del Monfenera nel Medioevo e già gran parte del prodotto veniva trasportato al mercato di Treviso e, lungo il Sile, a Venezia. Nel corso dei secoli si sono verificati dei periodi di abbandono dei castagneti alternati a fasi di assiduo utilizzo del bosco come risorsa per il rifornimento di legna da ardere, per la produzione di frutti per l'alimentazione umana e animale e per ricavare legno per usi industriali. Una maggior attenzione alla castanicoltura si ha nella prima metà dell'800 sotto l'Impero Asburgico, quando vengono messi in evidenza, attraverso gli Atti del catasto, la qualità e la classe delle castagne, a seconda dell'ubicazione dei castagneti.

Marroni di Monfenera

I "Marroni del Monfenera" indicazione geografica protetta protetta (IGP) devono essere coltivati, prodotti e confezionati nel territorio dei seguenti comuni della Provincia di Treviso: Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Pederobba, San Zenone degli Ezzelini, Fonte, Asolo, Maser, Castelcucco, Monfumo, Cornuda, Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia.

Link
Consorzio tutela Marone del Monfenera
Disciplinare di produzione
Zona di produzione

Associazione Produttori Marroni della Marca Trevigiana 

 

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