Recioto della Valpolicella

Dopo aver rappresentato dal 1968 al 2010 una delle storiche zone DOC venete, il Recioto della Valpolicella ha finalmente ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La nuova denominazione ne prevede la produzione in forma tranquilla, anche designabile come classico o Valpantena, o spumante anche designabile come Valpantena, e la zona di produzione si trova nella fascia nord della provincia di Verona coinvolgendo 19 comuni dal territorio collinare o semicollinare.

Le uve che concorrono a formare questo vino prestigioso sono la Corvina veronese (anche Cruina o Corvina) in proporzione dal 45% al 95%, con la possibilità di sostituire fino al 50% della quantità col Corvinone, e la Rondinella dal 5% al 30%. È possibile integrare altri vitigni fino a un massimo del 25%, includendo uve a bacca rossa aromatiche della provincia di Verona e altre autoctone italiane. I vigneti non possono essere piantati su terreni freschi, in pianura o nei fondovalle e le spalliere delle viti devono essere esclusivamente a pergola veronese inclinata mono- o bilaterale, con un minimo di 3300 ceppi per ettaro, riducibili in caso di terrazzamenti stretti in zona collinare e senza l'impiego di pratiche di forzatura.

vigne recioto

Il Recioto della Valpolicella si caratterizza per la cernita delle uve in vigneto, secondo cui si mettono a riposo uve fino a un massimo del 65% della produzione massima ammessa di 12 tonnellate per ettaro com'è prassi per le DOCG, il tutto per ottenere un titolo alcolico naturale non inferiore a 11% vol., che dopo l'appassimento diventerà almeno del 14% vol. I quantitativi rimanenti potranno così concorrere a dare il Valpolicella o il Valpolicella Ripasso.

Questo complesso procedimento che codifica una procedura tradizionale permetterà di ottenere un vino dal colore rosso carico, con occasionali riflessi violacei o granata se invecchiato, e un odore caratteristico e accentuato. Dal sapore pieno, vellutato, carico e dolce, con spuma fine e persistente nel caso dello spumante, dopo un paio di anni di invecchiamento è il vino perfetto per accompagnare dolci in genere, specialmente al cioccolato e a pasta secca, ma senza dubbio il suo perfetto complemento è il pandoro di Verona.

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Consorzio Vini Valpolicella  

 

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