Boschi e valli verdissime, fossili e un antico dialetto cimbro

Un grande altopiano che va dalle pendici della valle dell’Adige fino ai piedi delle Piccole Dolomiti. Questi sono i monti Lessini, dove alle praterie e ai pascoli si alternano boschi fitti e profonde valli. E sparse in mezzo a quest’altopiano le architetture edificate dei Cimbri, popolazione dell’area germanica arrivata in questi luoghi nel II secolo a.C.

Un territorio di oltre 10.000 ettari, tutelato con l’istituzione del Parco Naturale Regionale della Lessinia, dove nel corso dei millenni l’uomo ha sempre saputo convivere in perfetta armonia con una natura che qui è straordinaria e che risale alla notte dei tempi.

Questo ambiente rappresenta un autentico paradiso per gli appassionati di paleontologia e archeologia e preziosi giacimenti fossili sono disseminati lungo tutto l’altopiano. Le montagne, di origine carsica, offrono al visitatore fenomeni suggestivi come doline, grotte, ponti naturali scavati nella roccia. Il più famoso è quello di Veja, una maestosa architettura naturale dello spessore di circa 9 metri, lungo 50, sotto la quale scorrono le tranquille acque di un ruscello. Straordinariamente ricca è anche la flora: querceti, boschi di roverelle, conifere, latifoglie e faggeti si alternano a zone prative mentre dalla stupenda foresta dei Folignani si gode di un panorama mozzafiato.

A questo patrimonio naturale si è aggiunto quello culturale portato dai Cimbri: nei secoli le credenze e le antiche tradizioni di origine celtica si sono sovrapposte a quelle di origine latina. Ancor oggi le favole della Lessinia sono popolate di fade, anguane e orchi, esseri fantastici e a volte maligni che vivono nella profondità delle caverne. E sopravvive anche l’antico dialetto cimbro, il taucias gareida, parlato in piccole aree del territorio.

Per tutelare e valorizzare l’ambiente, e sostenerne nel contempo lo sviluppo economico e sociale, è stato dato avvio al cosiddetto "sistema museale della Lessinia". Sette musei tematici che illustrano gli aspetti naturalistici, etnografici, paesaggistici e storici del territorio. Tra i più importanti quello dei fossili di Bolca e quello etnografico dei Cimbri a Giazza.